Il latte materno viene definito come l’alimento primario per eccellenza, poiché contiene tutte le sostanze nutritive di cui il bambino ha bisogno. Una sostanza talmente completa e nutriente, che risulta essere l’unico alimento consigliato fino al raggiungimento dei sei mesi di vita del bambino.
Il latte materno è particolarmente indicato poiché è composto da una parte più liquida, che ha il compito di dissetare il bambino e da una parte più corposa, che invece si occupa di nutrirlo.
Esso si avvale inoltre di una speciale composizione che varia in base alle esigenze del piccolo: se ad esempio il bimbo è più debole e necessita di qualche accortezza, la quantità di anticorpi rilasciati nel latte materno andrà ad aumentare.
Ma come si può garantire un allattamento soddisfacente e quali premure devono essere attuate per fa sì che questo momento diventi parte fondamentale del rapporto tra la madre ed il bambino? Scopriamolo insieme.
Consigli per allattare senza problemi
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La posizione della mamma
La mamma deve essere comoda, cercando di mantenere la schiena eretta e un appoggio stabile per i piedi.
Si può ricorrere anche all’uso di cuscini semplici o dedicati all’allattamento, che riescono a fornire il sostegno adeguato senza sforzare troppo le braccia della mamma. Questi strumenti, al tempo stesso, permettono alla madre di regolare l’altezza e la posizione del bambino.
Molte donne amano allattare stando sdraiate soprattutto di notte, quando si è più stanche e tenere un bambino in braccio potrebbe risultare faticoso e pericoloso. Basterà quindi adagiarsi sul fianco e porgere il seno al piccolo, con o senza l’ausilio di cuscini.
La posizione del bambino
Ogni mamma ha delle posizioni preferite per allattare il suo cucciolo, ma bisogna adottare degli accorgimenti al fine di mettere in atto un allattamento che sia il più efficace possibile.
Non deve esserci alcuna distanza tra il bambino ed il seno; inoltre, testa, collo e spalle devono essere allineati.
La bocca del bimbo deve inglobare non solo il capezzolo ma l’intera areola, poiché altrimenti potrebbe ingerire dell’aria e portare alla formazione di ragadi che sono davvero dolorose.
Come verificare un attaccamento corretto?
Dopo aver verificato che il bimbo tenga la bocca aperta ed attaccata al capezzolo, bisogna controllare che il labbro inferiore sia rovesciato all’infuori e che il mento sia attaccato al seno.
Spesso si avverte dolore; nel caso esso sussista e sia molto intenso, sta a significare che l’attaccamento non sta avvenendo nella maniera corretta e quindi, inserendo delicatamente un dito nell’angolo della bocca del piccolo, si potrà indurre l’allontanamento del bambino, in modo da consentirgli poi di attaccarsi in maniera corretta al seno.
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