Settembre è iniziato e con lui anche la scuola quindi cari genitori tornano anche i temuti Compiti a Casa!
In primis grazie a Manuela Cantoia, esperta di psicologia dell’apprendimento e coordinatrice delle attività formative dello SPAEE ha spiegato che i compiti a casa sono utili ai bambini per:
- Sviluppare la capacità di organizzarsi nel diventare più autonomo.
- Attraverso i compiti a casa può imparare a perseguire un obiettivo con costanza e determinazione.
- Aiuta ad avere la voglia di non mollare nonostante le cose possano essere più o meno facili.
La psicologa aggiunge anche che è sbagliato associare i compiti ad un gioco ma rendere i propri figli a svolgere il proprio dovere!
Dopo questa premessa, vogliamo darvi qualche altro consiglio che possa risultarvi utile ma soprattutto semplice ed efficace.
Il sostegno è Importante!
Indice dei contenuti
Dare sostegno al proprio figlio è importante, soprattutto per quanto riguarda il lato emotivo, cercando di aiutarlo prima di tutto in modo da sviluppare un senso di responsabilità. Incoraggiarlo ad andare avanti ed a riprovarci ogni volta che sbaglia può aiutarlo nella sua crescita personale.
Troviamo sia importante anche rassicurare il proprio bambino positivamente, diventando suo complice nel superare gli ostacoli ma senza oscurare la sua parte da protagonista.
Creare un luogo dove favorire la concentrazione.
Il posto dove fare i compiti può sembrare poco importante ma invece aiuta tantissimo a migliorare e favorire la concentrazione dei propri figli.
Significante infatti è scegliere una stanza, preferibilmente nella propria cameretta ed è vitale che sia in ordine, in maggior modo la scrivania.
Vi consigliamo anche di non lasciare giocattoli e giochi vari in giro per non distare il/la ragazzo/a.
Quanto fare i compiti
Un’altra cosa da non sottovalutare è sicuramente il ” quando ” fare i compiti.
L’organizzazione sarà importante per voi ma molto di più per loro.
Il consiglio è di scegliere un giorno alla settimana, che può essere il venerdì pomeriggio o il sabato mattina da dedicare totalmente ai compiti da svolgere.
Si può scegliere anche una precisa ora al giorno tutti i giorni ( se i compiti sono quotidiani ).
Controllare il lavoro svolto
All’inizio è consigliabile controllare sempre i compiti svolti ma poi con il passare del tempo si può man mano diminuire con il crescere del bambino/a che diventerò sempre più responsabile.
Se mio figlio si rifiuta di fare i compiti?
La psicologa Annella Bartolomeo spiega che a volte il rifiutarsi di far i compiti potrebbe anche essere un segnale di disagio e non un semplice capriccio.
Molto spesso basta parlare e confrontarsi con il proprio bambino ma può succedere che ci siano anche problemi di apprendimento.
Una questione da non sottovalutare è quella di evitare gli insulti, i ricatti o le punizione che possono creare malessere nel bambino.
E voi? come vi trovate meglio nell’aiutare i vostri figli?