Emangioma Infantile: Cos’è e perché rivolgersi ad uno specialista
L’emangioma infantile, manifestazione cutanea visibile nelle primissime settimane di vita del bambino, può destare forti preoccupazioni nei genitori, anche se non serve.
A tal proposito, ecco tutte le informazioni di cui bisogna disporre per affrontare al meglio il problema.
Emangioma infantile: cos’è
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L’emangioma infantile è una manifestazione cutanea causata dalla crescita irregolare delle cellule dei vasi sanguigni. Si tratta, quindi, di un tumore benigno che nella maggior parte dei casi non ha motivo di destare preoccupazioni ai genitori.
Solitamente, alla nascita l’emangioma infantile non si manifesta, mentre diventa chiaramente visibile quando il neonato raggiunge 4-6 settimane di età.
Non sembra esservi una particolare predilezione in merito alle zone del corpo sulle quali compare l’emangioma: può manifestarsi sulla schiena, sulle braccia o sul volto.
Cause dell’emangioma infantile
Non sono ancora ben note le cause che inducono nella crescita spropositata dei vasi sanguigni, nonostante diversi studi accademici abbiano indagato in merito. I risultati finora ottenuti, ancora del tutto provvisori, sembrano indicare una particolare manifestazione di un gene a causa di fattori da imputare ad alcune fasi della gravidanza, oppure a una leggera carenza di ossigeno che induce la proliferazione incontrollata di queste cellule.
Inoltre, tra le cause è probabile che in futuro venga riconosciuto il sesso: questo perché attualmente è ben nota una correlazione, in quanto per ogni bambino maschio colpito da emangioma vi sono circa 3 femmine.
Tipologie di emangioma infantile
Essendo formato da cellule tumorali benigne, l’emangioma infantile può proliferare in maniera molto vistosa, durante tutto il primo anno di vita, ed estendersi. Il che significa che, nonostante inizialmente si mostri solo come una macchia, successivamente le sue dimensioni possono aumentare.
Sulla base della forma e del volume raggiunto dall’emangioma, è possibile classificare questa manifestazione cutanea in differenti categorie.
Tra gli emangiomi infantili superficiali è possibile evidenziare tutte quelle manifestazioni di colore rosso vivo ben visibili in superficie, con contorni perfettamente delimitati ed eventualmente in rilievo rispetto al livello della cute.
Vi sono poi gli emangiomi infantili profondi, che pur non presentando alcun gonfiore particolare, risultano ben visibili perché delimitano una zona bluastra evidente.
Tra le due categorie, inoltre, vi è una situazione intermedia, definita come emangioma infantile misto, che presenta una frazione superficiale e una profonda, in percentuali variabili da caso a caso.
I pericoli di un emangioma infantile
In quanto, come già ben specificato, si tratta di un tumore benigno, l’emangioma infantile non deve destare particolari preoccupazioni ai genitori, tuttavia è obbligatoria una visita dermatologica onde scongiurare pericoli per la salute del bambino.
Si tratta di una manifestazione che solitamente compare poche settimane dopo la nascita, si ingrandisce in modo più o meno determinato fino al compimento di un anno di età circa, dopodiché tende a rimpicciolire progressivamente, con la totale scomparsa entro 7 anni di età (ma più comunemente già a 4 anni).
Quando e perché rivolgersi a uno specialista
Nonostante non si tratti di un problema molto grave, è necessario che la diagnosi sia corretta: per questo motivo, non appena si nota una macchia sulla cute del proprio bambino è indispensabile rivolgersi a uno specialista per evitare qualunque diagnosi fai-da-te potenzialmente errata.
Sebbene, inoltre, gli emangiomi infantili siano clinicamente innocui, possono comunque manifestarsi in zone particolarmente sensibili e interferire con le normali funzioni biologiche.
È il caso, ad esempio, di emangiomi che aumentano di volume esercitando pressione sulle vie urinarie o respiratorie, o di quelle tumefazioni che crescono sulle palpebre, ostacolando la vista. In situazioni simili, dunque, è indispensabile rivolgersi a uno specialista per valutare il caso specifico e determinare l’eventuale via di intervento più adeguata.