La nuova normativa dei seggiolini anti abbandono entra in vigore oggi 7 novembre, ma resta l’incertezza su quando scatterà l’obbligo previsto dalla legge 117/2018.
Molto probabilmente a marzo 2020, scelta fatta perchè bisogna dare tempo al mercato e ai genitori di adeguarsi alla normativa, anche se restano dei dubbi su come accedere agli incentivi di 30 euro per l’acquisto.
Si parla di un “cuscinetto” da sistemare direttamente sotto il seggiolino del bimbo, o di sensori già integrati in alcuni modelli di seggiolini, facendo scattare un allarme, o notifiche di pericolo sul cellulare, via app o Bluetooth
Sono i cosiddetti “sistemi anti abbandono” e hanno tutti il medesimo scopo: evitare che i genitori dimentichino i propri bimbi in macchina.
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Con la legge n.117 del 2018, aveva previsto l’obbligo, a partire dal 1° luglio 2019, di averne un seggiolino anti abbandono a bordo per tutti i genitori che trasportano bambini di età inferiore ai 4 anni.
La normativa dell’ottobre 2018, però, si limitava a introdurre l’obbligo di dotarsi di questi sistemi rimandando ogni decisione sulle caratteristiche tecniche di questi dispositivi a un decreto attuativo del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il decreto, che doveva essere pronto entro dicembre 2018, è stato firmato solo ad inizio ottobre 2019.
Il decreto attuativo ha visto la luce a gennaio 2019, con un mese di ritardo rispetto ai tempi previsti dalla legge.
Il testo, è stato quindi inviato per eventuali aggiustamenti all’ufficio Tris, il sistema di informazione sulle regolamentazioni tecniche della Commissione Europea, dove è rimasto fino al 22 luglio 2019. Dal Tris è arrivato un parere negativo: il decreto presentava molti punti poco chiari che andavano modificati.
Di fatto, il parere del Tris ha costretto il ministero dei Trasporti a riscrivere completamente il decreto attuativo.
La Commissione ha osservato che, sebbene il decreto abbia lo scopo di proteggere la salute e la vita dei bambini piccoli (motivo più che legittimo), non sono stati forniti dalle Autorità italiane prove della proporzionalità della misura adottata, inclusa la valutazione d’impatto.
In sostanza la misura non è proporzionata al rischio. I casi di morte da ipertermia per abbandono dissociativo sono estremamente limitati: in Italia ce ne sono stati 9 negli ultimi 20 anni.
Inoltre caratteristiche tecniche non erano chiare per definire come dovevano essere fatti i prodotti per essere efficaci.
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha deciso di modificare il decreto attuativo accogliendo le precisazioni del Tris.
Nella riunione del 26 settembre 2019, il Consiglio di Stato ha dato, di fatto, il suo parere favorevole al decreto, anche se ha precisato diversi aspetti.
Per quanto riguarda i dispositivi antiabbandono indipendenti (cioè non integrati nel seggiolino o nel veicolo) bisogna chiarire a quali caratteristiche tecnico costruttive funzionali essenziali debbano essere conformi.
Va precisato perché la legge 117/2018 si riferisce ai bambini di età inferiore ai 4 anni mentre il Codice della Strada art. 172 fa riferimento ad un obbligo di sistemi di ritenuta per i bambini inferiore ai 150 cm.
Il decreto firmato entrerà in vigore oggi 7 novembre, cioè 15 giorni dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
A nostro avviso, resta però ancora valido quanto specificato dalla legge n. 117 del 2018 ovvero che l’obbligatorietà dei sistemi antiabbandono parte 120 giorni dopo l’entrata in vigore del decreto.
Si arriva così al 6 marzo 2020. Speriamo sia davvero così perché va dato alle famiglie il tempo di adeguarsi alla normativa e perchè, ad oggi, nei negozi non ci sono un numero di prodotti sufficienti a coprire il fabbisogno di circa 1,8 milioni di bambini di età inferiore ai 4 anni.
Quando i seggiolini anti abbandono saranno obbligatori, a quel punto chi non avrà il dispositivo in auto rischia una sanzione amministrativa da 83 euro a 333 euro di cui risponderà il conducente o chi è tenuto alla sorveglianza del minore.
Della violazione per il mancato utilizzo risponde il conducente o chi è tenuto alla sorveglianza del minore stesso.
Quando il conducente incorre in un periodo di due anni, in una delle violazioni riguardanti i sistemi di ritenuta per almeno due volte, all’ultima infrazione segue anche la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi.
Dato che la Ministra dei Trasporti nel firmare il decreto ha tenuto in considerazione solo parte delle modifiche segnalate dal Consiglio di Stato, possiamo considerare a norma la maggior parte dei prodotti presenti sul mercato.
Sia che si tratti di sistemi integrati nel seggiolino o indipendenti, l’importante è che il dispositivo scelto:
- si attivi automaticamente ad ogni utilizzo senza ulteriori azioni da parte del conducente.
- dia segnali visivi e acustici
- i segnali siano percepibili all’interno o all’esterno del veicolo.
Per tutti i genitori che hanno già uno o più seggiolini meglio pensare ai prodotti indipendenti che si possono spostare facilmente da un seggiolino all’altro.
Conviene però rinviare l’acquisto: al momento, infatti, non è ancora possibile usufruire del bonus dei 30 euro previsto dal decreto fiscale collegato alla Finanziaria 2020 .
Ad oggi esistono diversi sistemi universali (ovvero che si possono aggiungere senza cambiare il seggiolino), ma bisogna fare attenzione all’omologazione.
Ecco quali vantaggi può portare la scelta di uno dei modelli universali: non devi cambiare seggiolino; puoi passarli da un seggiolino all’altro man mano che il bimbo cresce e usarli su più auto; puoi scegliere il seggiolino che più ti convince senza dover limitare la scelta ai pochi modelli con il sensore integrato.
Tuttavia questi sistemi hanno un grosso svantaggio.
La maggior parte dei modelli è dotata di un sensore da mettere sotto il bambino, ma non essendoci ancora un decreto che ne stabilisce le caratteristiche tecniche i produttori di seggiolini auto non possono raccomandarli.
Questo perché in teoria nessun dispositivo dovrebbe interferire con prodotti di sicurezza che sono omologati, perché potrebbero inficiare la sicurezza del seggiolino.
Secondo gli esperti di laboratorio, un cuscinetto di pochi millimetri comunque non pregiudica la sicurezza (sarebbe come legare il bambino senza toglierli un giacchetto pesante o un pantalone imbottito).
Anna Pappalettera